
Da qui.
Mettere insieme immagini, cercare una logica che le legasse, rinunciare, e di nuovo poi riprendere; scorrere queste pagine che piano piano hanno dato forma a un’idea che già da un anno è inciampo ai miei pensieri; inseguire il significato di termini quali plugin, o permalink, cioè qualcosa che sta a me in misura non superiore alla mia capacità di tradurre dall’indonesiano; ma non solo questo.
I giorni trascorsi lavorando a questo progetto sono stati soprattutto un inevitabile tuffo nel tempo.
Un tempo rarefatto. Che si contraddice. Lontano. E però vicino da poterlo toccare. Scandito dagli istanti vissuti dietro il mirino della mia prima reflex, complice il silenzio di lunghe domeniche in riva al mare, o al porto, o attraverso i vicoli di Sicilia.
Un tempo che non si è mai tramutato in solo ricordo ma che lentamente è dilagato dentro gli anni a venire. Penetrandoli. Impregnandoli.
Se ne è fatto radice.
E il linguaggio tutto si è forgiato sull’emozione delle immagini.
Ho imparato a soffermarmi un po’ di più su ciò che vedo. A volte ad accarezzarlo. A volte nutrirlo. A volte logorarlo per saziare la mia necessità di dire. Osservando sempre, e sempre diversamente, la verità di ciò che mi appare. Non la realtà di ciò che guardo.
Tornare alla fotografia, per caso, dopo tanti anni, è stato naturale. Semplice.
E indispensabile.
Sì. Così. Indispensabile.
Come infine correre. O urlare. E senza comprendere, o restituire, un qualsiasi perché all’essere stato fermo. O all’aver taciuto.
E non importa se la corsa sarà un record. O l’urlo, un incredibile acuto.
Le gambe che si muovono, sono importanti. E la voce, lo è. Non meno della terra che si pesta, o dell’aria che si percuote.
Cose indispensabili. Perché stanno tutte nel divenire dell’attimo.
Per gran parte della mia vita ho inventato e narrato storie. Ogni volta ho cercato nelle parole, in qualche modo, di rintracciare una luce. Ora, giocando con la luce, provo a raccontare parole.
Non solo le mie, ma quelle che ognuno vorrà riconoscere proprie.
Indispensabile. Divenire.
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